La storia dietro l'iconica fontana Bethesda NYC di Central Park
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È un'icona amata di New York City. Un angelo di bronzo con abiti fluenti e ali sollevate, si erge in cima alla Fontana di Bethesda, la meravigliosa terrazza in mattoni al centro di Central Park.
È l'Angelo delle Acque, un simbolo di amore, rinascita e guarigione per i milioni di persone che si crogiolano nella sua gloriosa presenza.
La sua creatrice era Emma Stebbins, una scultrice lesbica e un'artista di grande successo nell'America del XIX secolo.
Eppure languì nell'oscurità dopo essersi ritirata nel 1870, e la sua morte nel 1882 non giustificò nemmeno un necrologio.
La giornalista italiana Maria Teresa Cometto ora racconta la sua storia poco conosciuta in "Emma e l'angelo di Central Park", uscito il 31 maggio, il 150° anniversario del debutto della statua a Central Park.
Stebbins nacque il 1 settembre 1815, uno dei nove figli nati da una famiglia di banchieri.
Ha studiato pittura e scultura alla National Academy of Design, in centro, ma si è sentita soffocata a New York City.
A 41 anni si imbarcò su una nave per l'Italia, dove si unì a quella che il romanziere Henry James definì la "strana sorellanza di scultrici americane" che abbandonarono gli Stati Uniti per la dolce vita a Roma.
Lì, Stebbins si fece un nome e iniziò a frequentare l'attrice teatrale Charlotte Cushman, famosa per aver interpretato ruoli sia femminili che maschili, da Lady Macbeth a Romeo.
(Si dice che sia il modello del nobile angelo di Stebbins.)
Stebbins ha avuto l'idea per l'Angelo delle Acque mentre era in visita a suo fratello - allora coinvolto nella costruzione di Central Park - a New York.
Vide la terrazza e la fontana e abbozzò una proposta per una statua di un angelo con la mano tesa, che benediceva l'acqua e le persone che si radunavano ai suoi piedi, ispirandosi alle grandi fontane di Roma.
L'Angelo ha celebrato il nuovo Acquedotto di Croton, che ha fornito acqua dolce a una città di New York precedentemente afflitta da malattie infettive.
Quando debuttò nel 1873, alcuni critici lamentarono che la figura fosse troppo rozza o virile, ma la gente la adorava.
Da allora è apparso in innumerevoli film, da "Angels in America" a "Enchanted".
La cosa più significativa, tuttavia, è che è diventata una destinazione romantica, dove le coppie si sposano o fanno la proposta ai loro cari.
"Immagino Emma sorridere felice mentre osserva il miracolo che si ripete ogni giorno", scrive Cometto. "Le coppie di ogni colore e trucco che da ogni parte del mondo scelgono la piazza attorno alla fontana in cui dichiarare il loro amore."
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